La mostra Nature Specific, curata da Samantha Passaniti, per l'evento Arte&Vino in Cantina è stata un successo, grazie al lavoro dei quattro artisti che hanno realizzato delle opere site specific per la Cantina LaSelva.
Ecco i progetti dei quattro artisti:
Antonio Barbieri - Tre regni
"L'espressione tre regni si riferisce a tre saggi, scritti nella prima metà del '900 da Maurice Maeterlinck, Vita delle api, Vita delle termiti e Vita delle formiche. Tali saggi scrutano in maniera estremamente approfondita la società, l'evoluzione e le abitudini quotidiane dei gruppi di insetti sociali più importanti del pianeta. In questo progetto ho voluto evidenziare varie fasi dell'evoluzione tecnica e sociale umana in correlazione con questi particolari gruppi di insetti. In un'ottica di sempre maggiore cooperazione tra queste specie animali e la nostra, ho iniziato un dialogo immaginario con possibilità infinite tra produzione umana e tecnica animale. Architetture votive con chiari rifermenti umani create dalle termiti, un'armatura rudimentale composta da pezzi di arnia, possibile oggetto ritualistico di tribù sconosciute, affiancate da un alveare di realizzazione ibrida uomo/animale, futuribile ultimo baluardo per le api, sempre più minacciate dall'inquinamento ambientale. L'indagine cerca di mettere in luce punti di contatto tra contesti apparentemente lontani, ma legatissimi tra loro. È noto che le famiglie del genere apidae, impollinino una percentuale altissima delle piante presenti sul pianeta e più in generale, gli usi e costumi delle formiche e delle termiti hanno dato spunto a moltissimi comportamenti umani, tra i quali l'agricoltura, l'allevamento e il colonialismo." Antonio Barbieri
Giuseppe Zanoni - Indelebile e mutevole
"Indelebile e mutevole è una indagine sulla materia ed il tempo. L'installazione è la struttura di un dialogo tra la materia, forgiata dall'uomo e quella creata e modellata dalla natura. Per rappresentare la materia ho scelto il ferro e la pietra, elementi che si possono trovare in grande quantità nelle terre maremmane. Il ferro, si presenta anche all'interno della pietra in una sorta di dialogo sovrapposto. Il tempo, rappresentato dal fenomeno dell'ossidazione, imprime nella materia una estetica indelebile e mutevole." Giuseppe Zanoni
Lapo Simeoni - Sfera celeste
"Il Progetto Sfera Celeste nasce dalla volontà di ricreare un rapporto più intimo con l´universo. La Sfera Celeste è un portale tra terra e cielo. La struttura è composta da una piattaforma circolare del diametro di 240 cm realizzata con le terre estratte da vari luoghi della Maremma in relazione che fanno parte della mia storia. Questa piattaforma ha sulla sua superficie la trasposizione delle stelle e costellazioni che si sono trovate sopra di essa nel periodo della presentazione. Per realizzare questa mappatura è stato utilizzato un telo di plastica sopra la piattaforma su cui ho disegnato di notte tutte le stelle ed il loro percorso notturno. Il telo è diventato cosi la matrice per realizzare l' installazione Sfera Celeste. Ho successivamente applicato sulla piattaforma, alcuni elementi, pietre, fotografie ed oggetti che raccontano la mia storia, diventando una mappatura terrena sul mondo ancestrale tra vita, cielo e terra." Lapo Simeoni
Samantha Passaniti - Terra
"Dai sopralluoghi fatti nelle campagne Maremmane e all'interno de LaSelva la mia attenzione è stata subito catturata da quell'elemento naturale che sta alla base di tutto ciò che ci circonda: la Terra, intesa come materiale ma in senso più esteso anche come pianeta. Apparteniamo come esseri viventi alla terra che ci ospita momentaneamente e di questa stessa terra ne abbiamo, sempre momentaneamente, la custodia. Sulla base di questo principio LaSelva coltiva e produce i suoi prodotti nel rispetto dell’ambiente, ed ho voluto quindi con il mio progetto indagare simbolicamente e fisicamente questo elemento ricco di significato. Il progetto è cominciato così con una serie di sopralluoghi insieme ad alcuni collaboratori dell'azienda nei terreni agricoli dell’azienda, dove ho raccolto personalmente una serie di campioni di terre di colore e strutture diverse in base alla conformazione, dalla più sabbiosa alla più argillosa o ricca di calcare, e in base alle variazioni cromatiche del materiale. In un secondo momento i vari tipi di terra sono stati setacciati e ridotti in polvere come fossero pigmenti pittorici, e uniti ad altri medium sono stati utilizzati per la creazione di una serie di opere pittoriche e installative. Il progetto è composto da una serie di sperimentazioni suddivise in quattro opere principali. Dal punto di vista formale il filo conduttore è l’attenzione rigorosa alle geometrie delle linee, dei quadrati, dei cubi e al minimalismo ed essenzialismo che si riaggancia al concetto di “terra” come unità di misura del nostro universo, come il punto nel disegno..."
Samantha Passaniti (Artista e curatrice della mostra)